Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
varietà o razze o in altre parole le specie dell'avvenire, i rami legnosi delle annate precedenti sono le specie passate, stipiti delle specie attuali. Fra
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stesso genere. Siffatta quistione si può risolvere nella possibilità di altrettante razze o specie dell'avvenire, figliate per elezione naturale da
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affinità zoologiche? Voi sapete, o signori, lo scherzo fatto a Platone da Diogene. Platone definisce l'uomo un animale bipede implume, e Diogene gli
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regno animale, le specie o varietà più distinte di babbuini devono corrispondere a tanti rami verdi laterali di un ramo stipite che porta come ramo
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Non crediate, o signori, che io vada, pel semplice gusto de' paradossi, a risuscitare una questione isolata di qualche cervello balzano dei tempi
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invece spaventosamente bestiale. Ma non mettiamo a confronto con queste scimie la testa di Napoleone o dell'imperatore Nicolò, prendiamo quella di un
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carattere originario che deve presto cancellarsi. Io vi chieggo perdono, o madri che mi ascoltate. La scienza, per essere fedele ed integra, è costretta
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anche qui il distintivo non è che del più o del meno. L'orang-outang ha il pelo molto diradato, specialmente alla faccia, alle parti anteriori del
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un nero dell'Australia, o meglio ancora un cranio della primitiva razza dell'epoca della pietra, dall'altro lato un cranio di chimpansé nella prima
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Voi sapete, o signori, che il cervello non è un organo, ma un complesso di organi. Bisogna distinguere prima di tutto, al davanti nella cavità del
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caso di esuberanza, si porta indietro fino a coprire più o meno il cervelletto. La prima somministra essa pure fili nervosi ad organi sensori, come sono
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I due emisferi cerebrali sono, alla loro estremità anteriore o frontale, che s'avanza sui lobi olfattori, larghi ed arrotondati nell'uomo e nelle
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avete sott'occhio è sufficiente, e mi dispensa dall'entrare in particolari di misure comparative di peso o di volume.
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interno un piccolo lobo, la così detta isola(lobo centrale di Gratiolet), attorno al quale lobo sono distribuite le circonvoluzioni o pieghe
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Il principale risultato delle ingegnosissime ricerche di Gratiolet è questo: che la distribuzione delle pieghe o circonvoluzioni cerebrali segue, ne
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Riassumendo il fin qui detto, voi vedete, o signori, che se vogliamo trincerarci nel campo della nuda anatomia, la gran barriera fra bimani e
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Voi sapete, o signori, come da ogni parte affluiscano fatti che ci obbligano a respingere l'origine della schiatta umana molto più indietro nella
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quel terreno che i geologi dicono terziario medio o terreno mioceno. Se dobbiamo stare a qualche raro frammento fossile, le scimie discendono
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delicati, sono all'onor della scienza, e quindi sarebbe temerario il precipitare ora delle asserzioni nell'uno o nell'altro verso. Non devo però passare
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Ascoltate, o signori. La teoria di Darwin non ha nulla di allarmante. Vi fu chi trovò eterodossa questa teoria, ortodossa la teoria contraria; ebbene
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così. Bisogna accettare la teoria di Darwin in tutto il suo sviluppo o respingerla per intiero, o non fare il primo passo o fare anche tutti gli altri
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autoctona delle specie stesse. Ora, partendo dalle tre serie di Gratiolet, egli ammette pure che ciascuna serie abbia prodotta la sua propria razza (o
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, partendo dalle tre serie di Gratiolet, egli ammette pure che ciascuna serie abbia prodotta la sua propria razza (o specie) umana; e così siano derivate
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incomincia invece una divergenza che tutti i naturalisti riconoscono; disputano sul grado, ma la riconoscono. Sono certo di avervi tutti consenzienti, o
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, sempre nella classe dei mammali. Or bene, non si sfugge da questo dilemma: o si vuole considerare soltanto la parte materiale dell'uomo, ed allora
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organismi non possiamo capire nulla, finché la virtualità o potenzialità propria di ciascuno non sia tradotta in azione. La forza della logica ci obbliga a
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Un'ultima considerazione, o signori. Ripensate un istante alle immediate ed alle remote conseguenze di quel semplice atto che è l'accendimento d'un
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passata esistenza, spoglie più o meno complete negli strati della corteccia terrestre.
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Come facilmente concepite, o signori, questa teoria si risolve in una serie di postulati per loro natura non discutibili; è di una semplicità che
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distinguiamo noi, oltre che di buoi, di montoni, di cavalli, di cani, razze che l'uomo perpetua o modifica o trasforma in tante guise a suo talento, secondo
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Vero è che in tutte le variazioni delle nostre specie di animali domestici interviene sempre l'azione dell'uomo più o meno diretta, ora metodica, ora
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parlare che di specie sistematiche, di specie di convenzione. Quelle che siamo abituati a chiamar razze o varietà, sono specie incipienti; quelle che
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